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Dipendenze da videogame, cellulari, social

L’uso di internet è diventato una parte integrante della vita di molte persone. Internet offre molte opportunità di informazione, comunicazione, intrattenimento e apprendimento. Tuttavia, alcune persone sembrano avere difficoltà a gestire il tempo e le modalità di accesso a internet, trascurando le proprie attività e relazioni reali.

Alcuni esperti hanno definito questo fenomeno come dipendenza da internet, un disturbo psicologico che si manifesta con un uso eccessivo e compulsivo della rete. Tuttavia, non tutti sono d’accordo su questa definizione, in quanto non esistono criteri chiari e condivisi per diagnosticare questo disturbo. Inoltre, non si tratta di una dipendenza da una sostanza chimica, ma da un comportamento.

In ogni caso, è innegabile che un uso problematico di internet possa avere conseguenze negative sulla salute fisica e mentale di chi ne fa un uso smodato. A seconda del tipo di contenuto o di servizio a cui la persona si dedica, si possono riscontrare diverse difficoltà, come:

  • Problemi sessuali o relazionali, se la persona ricorre al sesso virtuale o alle relazioni online per sfuggire alla realtà o per soddisfare i propri bisogni affettivi.
  • Problemi economici o legali, se la persona gioca d’azzardo o a videogiochi online, spesso spendendo somme elevate o trascurando gli impegni reali.
  • Problemi cognitivi o emotivi, se la persona cerca continuamente informazioni su vari argomenti, senza una finalità precisa o una verifica delle fonti.

Un gruppo particolarmente a rischio di sviluppare un uso problematico di internet sono gli adolescenti. Gli adolescenti usano internet per comunicare con i propri amici, per esplorare la propria identità, per apprendere nuove cose e per divertirsi. Tuttavia, se internet diventa l’unica fonte di gratificazione e di appartenenza, gli adolescenti possono perdere il contatto con la realtà e con se stessi.

Chi fa un uso problematico di internet spesso si sente solo, incompreso o giudicato. Per questo è importante chiedere aiuto il prima possibile e riconoscere i segnali di allarme.

Un aiuto professionale e un sostegno adeguato possono aiutare le persone a gestire il proprio uso di internet in modo equilibrato e consapevole. Il percorso terapeutico deve tener conto delle diverse dimensioni coinvolte: psicologica, psicosociale e culturale. L’obiettivo è aiutare le persone a sviluppare le proprie abilità sociali, a ridurre il proprio uso di internet e a modificare le proprie credenze irrazionali.


Dr. Marco Di Campli
Psicologo Psicoterapeuta a Verona VR


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